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VALMARECCHIA E VALCONCA

  verucchio villanoviana

Verucchio


Tra il IX e il VII secolo avanti Cristo viveva a Verucchio un popolo evoluto, si sostiene di origine etrusca, che ha lasciato testimonianze d’arte e cultura incredibilmente raffinate.Si tratta della cosiddetta Civiltà Villanoviana (ma sarebbe più giusto dire Verucchiese - Villanoviana) che, dopo numerose campagne di scavo, possiamo oggi conoscere attraverso tessuti rarissimi, oggetti in legno, bronzi, ceramiche, preziosi gioielli d’oro e d’ambra, armi e strumenti della vita quotidiana. Praticamente unico il grande trono di legno intarsiato che è stato rinvenuto. Tutti questi reperti sono raccolti nel Museo Civico Archeologico ospitato in un antico monastero: la qualità degli oggetti esposti e l’ambientazione ne fanno un museo di rilievo internazionale.
  santarcangelo di romagna

Santarcangelo


si sviluppa in epoca romana.Gli storici affermano che il primo insediamento ebbe luogo dopo la formazione della vicina Rimini, attorno al 268 a.C..Le sue campagne furono segnate dall’opera di centuriazione del territorio riminese. La costruzione della grande Via Emilia, che oggi attraversa la città, favorì già a quei tempi i commerci e l’aumento di popolazione. Il cuore del paese antico è adagiato su un morbido colle chiamato Colle Giove; qui ancor oggi è ben riconoscibile la tipica struttura del borgo fortificato medioevale. Il Medioevo lasciò una impronta indelebile sulle contrade alte del centro storico su cui domina la solida Rocca, baluardo strategico sulla pianura circostante.
  locanda entroterra tavoleto

Montebello


Quando l'alba dell'anno Mille illumina la Valmarecchia, le torri della fortezza di Montebello (Mons Belli) sono già là, poderose, a sfidare nei secoli i nemici della Romagna. Arcigna come il sasso su cui sorge e di cui è fatta, la Rocca dei Guidi è ancora integra e narra le cento storie di assalti, di tradimenti, di tragedie, di gloria e di morte, scritte sulle sue mura millenarie.Il pallore dolce della luna fa da cornice alla corte quando si popola dei mille personaggi che l'hanno abitata. I fantasmi truci dei suoi soldati e dei suoi briganti fanno ala ai fantasmi gentili di Orabile Beatrice e di Azzurrina.
  montefiore conca valconca piece chiesa di ospedaletto

Montefiore


è un luogo ricco di storia e di tradizioni, possiede un ambiente pressochè incontaminato, una campagna ricca di ulivi e di castagni.Su una delle più alte colline della VALCONCA sorge Montefiore con la sua imponente rocca costruita intorno alla metà del 1300 per volontà dei Malatesta.All’interno del paese, circondato da mura medioevali, è possibile ammirare opere d’arte preziose e scoprire antichi mestieri come quello dei vasai.Si accede al borgo fortificato attraverso la porta “Curina” (sec. XIV/XV).Meritano una visita la Pieve (sec. XIV), la Chiesa dell’Ospedale (sec. XV), il Santuario di Bonora (sec. XV) ed il Convento dei Frati Cappuccini (sec. XVI) posto nella parte più alta del paese.Nelle calde serate di luglio segnaliamo “Rocca di Luna”, festa notturna all’insegna del fascino e del mistero che avvolgono la Rocca e questo pianeta.Si susseguono inoltre appuntamenti di carattere scientifico e serate musicali, negli spazi suggestivi del borgo.
  mondaino palio del daino museo dei fossili

Mondaino


Cittadina di antica origine, Mondaino vanta una storia ricca di avvenimenti importanti e significativi.
Veramente singolare è Piazza Maggiore con la sua forma ovale e l’elegante porticato settecentesco, cordialmente ribattezzata dagli abitanti del luogo “la Padella”.
Importanti la Rocca con il Salone del Durantino e i camminamenti sotterranei, e il vicino Arboreto, oasi di pace e di relax.Evento estivo importante è “il Palio del Daino”.Da visitare il Museo dei Fossili con una ricca collezione di animale e di flora trovati nel tripoli mondainese.
  comune di gemmano pieve santa colomba

Gemmano


denominato “Balcone dell’Adriatico” per le vedute panoramiche che si possono ammirare dai suoi rilievi e balconi, è situato all’interno della vallata del fiume Conca.
Inoltre nell’antica Pieve di S. Colomba, si trova il centro visite della Riserva in cui è allestito un Museo Naturalistico interattivo con annesso giardino botanico.
Infine da non trascurare la tradizione culinaria con la presenza di numerosi ristoranti sparsi su tutto il territorioNella frazione di Onferno sorge il parco attrezzato delle “Grotte di Onferno” e la Riserva Naturale Orientata.Queste bellezze paesaggistiche e naturali, unite al mistero delle grotte (le più importanti nel loro genere di tutta la Romagna), sono meta di escursioni turistiche e scientifiche.
  san giovanni marignano vicino cattolica

San Giovanni in Marignano


è la porta di ingresso alla Valconca, le spiagge di Cattolica sono a pochi chilometri e intorno si alzano le prime colline.La città ha legato il proprio sviluppo all'agricoltura di questa pianura, ad un territorio fertilissimo ancora oggi disegnato da belle campagne ordinatamente lavorate. Qui il grano e il vino sono abbondanti e di ottima qualità. Antiche fortificazioni e la stessa struttura del paese ci racconta dell'importanza che borgo aveva nella signoria malatestiana.Ma oggi San Giovanni è anche sede di aziende di importanza internazionale leaders nei settori, tra l'altro, dell'alta moda e della cantieristica navale.Il sapente recupero della propria cultura, dei beni architettonici ed una innata vocazione per il teatro e la musica ne fanno uno dei poli culturali più attivi e importanti della provincia di Rimini. Fiere, mercatini e, una settimana all'anno, intorno alla magica Notte delle Streghe, rivivono, secondo la tradizione, i misteri e le fascinazioni del solstizio d'estate.
  montegridolfo

Montegridolfo


Il nome "Mons Gredulphus" deriva dalla famiglia riminese dei Gridolfi, che nel XIII secolo dominò questo borgo che oggi sta sul confine tra la Romagna e le Marche.Proprio la sua collocazione geografica lo rese già nel Medio Evo oggetto di molti appetiti e spesso Montegridolfo fu al centro delle dispute fra Rimini e Urbino, nelle quali si inserirono anche i confinanti Mondaino e Saludecio.Nel 1366 il castello fu messo a ferro e a fuoco da Ferrantino Novello de' Malatesti, ma la famiglia riminese di lì a poco provvide a costruire nuove fortificazioni. Con la caduta dei Malatesta, anche.Montegridolfo, come gli altri borghi del riminese, passò prima al veneziani e quindi alla Chiesa.In questo paese visse a lungo Lorenzo Ganganelli, che nella seconda metà del XVIII secolo salì al soglio di Pietro con il nome di Clemente XIV.
  montescudo

Montescudo


Il nome più antico di Montescudo è Rio Alto forse perché ai suoi piedi scorrono il Conca ed il Marano; in seguito diventò Mons Scutulus, Montescudolo, Montescutello ed infine Montescudo. Le origini del Paese non sono bene conosciute; si pensa ai Celti ,agli Etruschi.
Montescudo, immerso nel verde ed in posizione collinare (386 m.t. s.l.m.) nella Valle del Conca, con ottima vista sulla riviera romagnola, da cui dista solo 16 km. , è raggiungibile da Rimini lungo la provinciale n. 41 e da Cattolica e Riccione transitando per Morciano di Romagna.
Caratteristici sono ristoranti e trattorie presenti e apprezzate per la loro cucina tradizionale e raffinata, buone strutture ricettive, attrezzature sportive e ricreative sono in grado di offrire una piacevole e distensiva vacanza, immersa nel verde e a due passi dal mare.
  montecolombo

Montecolombo


Il centro storico ha conservato molti tratti del borgo fortificato contornato da ampi spazi verdi. Molto evidenti sono le testimonianze dell'appartenenza del castello al fitto sistema difensivo di questa parte della Signoria malatestiana espota agli attacchi provenienti dall'alta Valconca. Da Montecolombo si raggiunge velocemente San Marino e si può imboccare la strada di fondovalle che porta direttamente verso i primi rilievi appenninici, verso un terrirorio che pian piano abbandona i tratti della bassa collina per divenire quello dei pascoli e dei boschi.
Montecolombo ha sempre mantenuto rapporti stretti con la storia di Rimini. Gli appuntamenti estivi sono inoltre un grande richiamo per chi desidera abbandonare per un attimo l'atmosfera esuberante della costa per ritrovare la pace e la serenità della campagna. Tra i momenti più caratteristici segnaliamo quelli di tipo gastronomico come la tradizionale Sagra della Trippa e dello Strozzaprete.
  morciano

Morciano di Romagna


Le origini di Morciano non sono note e possono solo essere oggetto di ipotesi. Secondo una di queste Morciano sarebbe stata in epoca romana una comunità fondata da un membro della famiglia Marcia che si insediò nella colonia di Rimini e che era in possesso di numerosi territori del circondario riminese. Con il costruirsi di un borgo e di un sistema difensivo, Morciano sviluppa anche un attività commerciale e mercantile: la sua posizione centrale e facilmente raggiungibile dai maggiori centri della Valconca favorì la nascita sulle sue terre di importanti mercati e fiere di bestiame e di prodotti agricoli che ancor oggi si tengono con grande concorso di pubblico.
  saludecio

Saludecio


un piccolo borgo, oggi comune della provincia di Rimini, costituita da campanili, torri e mura. È tradizione far risalire l'origine del luogo a Traiano Decio, imperatore romano, che avrebbe trovato scampo sulle colline, edificando la propria abitazione. Di qui "salus Decii" o "saltus Decii".
Per tutto il XV secolo la storia del paese si intreccia con le lotte di potere fra i due più noti e illustri contendenti: Sigismondo Malatesta e Federico da Montefeltro. Per lungo tempo il borgo poté considerarsi la Capitale della Val Conca. Umanisti come Publio Francesco Modesti e Sebastiano Serico, figurano tra i principali esponenti dell'intelligentia locale. La cinta muraria bastionata, che si sviluppa intorno al paese, definisce il nucleo storico medievale: in gran parte restaurata, presenta bastioni difensivi di diversa tipologia, ascrivibile a differenti periodi (secolo XV/XVI).
  san clemente

San Clemente


Il nome di San Clemente ha origine illustre: esso deriva infatti dal Vescovo di Roma che fu terzo successore di San Pietro dall’88 al 97 d.C. Entrato a far parte dei possedimenti dei Malatesta, vi rimase fino al 1504 quando il castello passò in mano ai veneziani.
Nel 1508 la Santa Sede lo assegnò al Comune di Rimini. Il centro di San Clemente é in maggior parte racchiuso entro le mura del Castello Malatestiano. Ancor oggi l'abitato di San Clemente è per gran parte racchiuso entro la cinta muraria del castello, dalla rocca sono visibili pochi avanzi nell'angolo sud-orientale dell'abitato.
San Clemente é facilmente raggiungibile: da Rimini via Coriano, da Riccione e da Misano Adriatico, con comode strade asfaltate. Consigliati sono anche i suoi ottimi ristoranti, con menu tipici romagnoli e nazionali.
  san leo

San Leo


San Leo, detta già Montefeltro, è situata a metri 583 s.m., a 32 km. da Rimini, nella Val Marecchia (SS 258), su un enorme masso roccioso tutt'intorno invalicabile; vi si accede per un'unica strada tagliata nella roccia. Sulla punta più alta dello sperone si eleva l'inespugnabile Forte, trasformato in prigione durante il dominio pontificio, furono rinchiusi il Conte di Cagliostro. L'antichissima città che fu capoluogo della contea di Montefeltro e teatro di battaglie civili e militari per circa due millenni, assunse con Berengario II il titolo di Capitale d'ltalia.
Il panorama che si gode da San Leo è uno dei più belli e caratteristici della regione la vista spazia sui monti circostanti e lungo, la vallata del Marecchia, fino al mare.
  santagata feltria

Sant'Agata Feltria


Situata al confine fra Marche e Romagna, S. Agata ha origini antichissime. Il paese conserva uno stupendo centro storico e diversi complessi di notevole valore storico. Durante l'estate l'ambiente naturale circostante invita ad escursioni a piedi e cavallo. Per gli amanti dello sport e della vita all'aria aperta sono disponibili campi da tennis, bocciodromi, maneggio, lago per pesca sportiva , aree campeggio ecc. Di particolare importanza è la "Fiera del tartufo bianco pregiato", manifestazione a carattere nazionale che si tiene annualmente nelle domeniche di ottobre.
  talamello

Talamello


Nel cuore del Montefeltro, Talamello, borgo d'arte e di sapori, è posto alle pendici del monte Pincio e fu proprieta’ della famiglia Della Faggiola e poi dei Malatesta. Per chi capita in paese é d’obbligo una sosta alla grande fontana che ne abbellisce la piazza e la camminata boscosa fino al Pincio, dove, tra castagni, pini e ricco sottobosco, si può ammirare tutta la Valmarecchia. Talamello è sede di importanti iniziative di valorizzazione di prodotti tipici. Ad ottobre la Fiera delle Castagne della Valmarecchia, mentre in novembre Talamello diventa la capitale del formaggio di fossa, con una bella fiera dedicata al prodotto.
   

.. E TANTE ALTRE METE TURISTICHE CONOSCIUTE ..